Calciomercato, lo show social dei nuovi acquisti: eroi Marvel, 007, leoni della Savana e tiktoker – Calcio

Calciomercato, lo show social dei nuovi acquisti: eroi Marvel, 007, leoni della Savana e tiktoker – Calcio

Calciomercato, lo show social dei nuovi acquisti: eroi Marvel, 007, leoni della Savana e tiktoker – Calcio


Se anche il buon Rolando Mandragora viene presentato dalla Fiorentina come fosse un supereroe della Marvel, allora in questa calda estate nell’anno di grazia 2022 vale davvero tutto. Fateci caso: i video postati dai club sui profili social ufficiali somigliano sempre più a trailer di lancio di un blockbuster: pim-pum, effetti speciali, cavalcata delle Valchirie in sottofondo, sguardi truci, effetto flou, il nostro eroe ripreso di spalle che entra nello spogliatoio, fa uno svolazzo che dovrebbe essere una firma sul contratto o direttamente sulla telecamera, indossa la maglietta, unisce le dita nel gesto del cuoricino, piazza lì due banalità da ombrellone e vissero tutti felici e contenti.

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Pizzicati nella vanità, noi tifosi in astinenza di pallone ci nutriamo di epica e coltiviamo l’illusione di trasformare l’irrilevante in leggenda. Perché lo Spezia presenta il nuovo allenatore Luca Gotti – il capello brizzolato, il sintomatico mistero celato dietro gli occhiali da sole – con un video dove sembra di stare dentro a Casino Royale? Perché ormai si fa così. E perché nei social lo chiama Boss e non allenatore?

Perché siamo global, risponderebbero. Sarà che il jingle di 007 tira parecchio. Signore e signori, ecco a voi il nuovo acquisto dell’Hellas Verona che infila la giacca – sempre di spalle, crea suspense – si gira e con l’espressione più credibile del suo vasto repertorio annuncia. “My name is Doig”. Pausa. “Josh Doig”. Tutto deve essere epico, cinematografico, eroico. Altrimenti non si spiegherebbe lo scozzese Lewis Ferguson – hai detto niente – ripreso al volante di un auto che avvisa i tifosi del Bologna: “Sto arrivando”. Tranquillo Lewis, prenditela comoda che c’è coda al casello di Casalecchio. Con il materiale postato dalla Juve su Pogba – anzi: Pogback – si potrebbero fare due stagioni su Netflix, mentre sono state oltre 40.000 le visualizzazioni al video che ci porta dentro – 10 secondi scarsi – l’ufficio di Mourinho, con un piano-sequenza che Brian De Palma si sogna. La verità è che anche l’evento più banale si permea di insospettabile magia.

Poi ci si sbizzarrisce: il Mario Gila presentato dalla Lazio è un richiamo alla disco-dance anni 80, tanto che da un momento all’altro ci si aspetta di veder saltare fuori Alberto Camerini che canta “Tanz Bambolina” con Sarri a fare il coro. Quando entra in scena Mkhitaryan lo scopo è invece educativo, perché il neo acquisto dell’Inter – armeno tu nell’universo – si prende la briga di spiegarci la corretta pronuncia del suo nome; esattamente come fa Kvaraeccetera, il georgiano del Napoli. Seduto su una panca, Kvaraeccetera ammette che provare a fare lo spelling del suo nome equivale ad arrampicarsi sul K2 a mani nude in un giorno di acquazzone, ma li perdona anticipatamente: chiamatemi Kvara e facciamola finita. Si cerca complicità, si gioca sulla sospensione emotiva. E si saccheggiano i luoghi comuni.

Nella presentazione-social del camerunese Onana, nuovo portiere dell’Inter, tutto è modulato sulle affinità del nostro con un leone nella savana. Vieni avanti creativo. Roarr! Lo sappiamo: il territorio del mito inizia là dove la ripetizione non attenua l’emozione. Quindi non stupiamoci se il Perugia presenta Thiago Casasola creando un contenuto a tema “Stranger Things”, che come si prende la briga di spiegare il club è “la serie tv del momento con il suo “sottosopra”, sfruttando un gioco di parole adatto a descrivere l’impatto che il club si aspetta che il giocatore avrà sul campo”. Tiago Casasola, non altri. Quindi non sghignazziamo quando il portiere Rosati annuncia il rinnovo con la Fiorentina parlando in corsivo come la nota tiktoker. Non c’è niente da ridere. E se ci fosse, saremmo qui a ridere in corsivo.



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